sabato 18 luglio 2009

Marija Gimbutas e la sua opera meritoria per la pace - targa o intitolazione

Nel parlare di antiche civiltà e di matrilinearità, come non ricordare Marija Gimbutas e la su a opera meritoria ? 



Sono personalmente molto legata a Marija Gimbutas, sia come ricercatrice che come artista, ed in quest’ultimo ambito mi sono resa conto che moltissime sono le opere che hanno assorbito la visione di Marija e ne hanno ricevuto ispirazione,  forza e sostanza.

Grazie ai suoi ritrovamenti e alla loro interpretazione Gimbutas ci ha fornito - su un piatto d'argento - le prove dell'esistenza di un'antichissima società che praticava sistematicamente la pace, privilegiandola quale valore fondante: una cultura caratterizzata da un modo pacifico del vivere, perdurata migliaia di anni, in un'epoca pre-istorica, sconosciuta ai più.


Con il suo inestimabile lavoro, Gimbutas ha svelato la falsità della fatidica affermazione che la guerra sia da sempre esistita quasi un destino, un dato biologico dell'umanità.

Mi  riservo di scrivere approfonditamente  su di lei e di dedicarle degli omaggi , tra cui un libro e la intitolazione di una via o di una piazza.

 Il minimo che si possa fare per una donna come lei che ho conosciuto, grazie ad Antonio  D'andrea nei primi anni 90:  grande  archeologa, ricercatrice e studiosa, il cui merito principale è stata la conferma sostanziale, provata dai suoi ritrovamenti archeologici e dalle successive pubblicazioni - della  tesi - da sempre ritenuta utopica - della Pace come unica via possibile per la sopravvivenza e per l'evoluzione dell'umanità e del pianeta  ....






martedì 14 luglio 2009

Living Sculptures

Living Sculptures

Tutte le opere realizzate dall’Artista sono delle   Living Sculptures,
nel senso ridefinito dalla stessa Teri Volini in qualità di linguista,  di “opera ed azione artistica riferita a tutto ciò che è nel flusso della vita”

Pronunciandosi infatti  in merito all’ inadeguatezza dell’attribuzione esclusiva  del termine  Living Sculpture  a “strutture  fatte con le piante o elementi naturali”,  sembrandole troppo limitato far rientrare in un termine così prezioso - che chiama  a testimone la vita nel suo fluire, e che non ha sinonimi degni di un  utilizzo sostitutivo –  solo le realizzazioni che si trovano in esterno, spesso con scopi dichiaratamente e puramente decorativi nei giardini, 
come risemantizzatrice  si arroga il diritto di una “riappropriazione debita”  del termine, per  includervi  opere ed azioni artistiche riferite a tutto ciò che è nel flusso della vita  e/o  che vi contribuisce, anche con l’attivare una nuova consapevolezza.


lunedì 13 luglio 2009

Matrilinearità, un diverso modello sociale.

 Matrilinearità, un  diverso modello sociale.



Nelle più antiche culture vigeva la discendenza matrilineare,  cioè i figli e le figlie venivano definiti  con il (cog)nome della madre.
 
Ciò dipendeva dalla diversa organizzazione familiare e di gruppo, e dalla diversa considerazione sociale del femminile
Le donne avevano un posto centrale nella famiglia, non in una concezione di “potere” e comando   parallela a quella che caratterizzerà il successivo sistema  patriarcale,  quanto piuttosto di naturale autorevolezza, a seguito della constatazione che dal loro corpo “scaturiva” la vita…
in quella società i maschi non esercitavano sulle donne il Potere repressivo che in seguito diverrà “la norma”

Non attivavano quelle restrizioni che, nella successiva cultura  patri centrata,  potranno essere tremende,  in primis quella inerente la “chiusura” del corpo stesso della donna:   segregata in casa, nei castelli, nelle torri-prigione  e succube di  quegli atti di possesso estremo del maschio dominante  che,  per esser certo della “paternità”,  imporrà  castighi esemplari e prescrizioni forsennate, come le cinture di castità,  per citare uno dei tanti orrori perpetrati durante il tempo storico patriarcale.  
Per non parlare della guerra e della violenza come sistema ..

Estrapolazione dalla ricerca di Teri Volini:

 Matrilinearità, un  diverso modello sociale.


sabato 11 luglio 2009

Imaginifica, a Living Sculpture

Imaginifica,  a Living Sculpture

in Textile Art, Land Art, Public Art, Arte Coinvolgente
Basilicata,   1-28 agosto 1999
Nella Sala della tessitura sacra
Il Triangolo con la punta in giù è l’archetipo che più efficacemente rappresenta la pura energia del Femminile.
Yantra della yoni, nella sua stessa evidenza formale simbolo della donna, è un’area sacra, punto di trasmissione di forze sottili, Porta dei misteri cosmici e riporta alla Grande Madre, Sorgente di vita, Utero dell’universo…

Preziosità del femminile

Con filo rosso di lana l’Artista ha realizzato ventotto Sculture Tessili a forma triangolare.
L’Opera plurima è stata realizzata  da Teri Volini  strutturando i triangoli interamente a mano, con uncinetti appartenuti e magnificamente usati da sua madre Rosaria e dalla zia Marietta nel corso della loro vita, per lavori di grande bellezza … 
Ha poi completato l’Opera  “personalizzando” i triangoli,  applicando ad ognuna delle sculture tessili  dei  particolari in oro, argento, argento antico, filigrana, pietre dure, perle, medaglie, petali di rosa, fiore tigrato di pianta grassa, gusci di  mandorla ed altri materiali ..
28  i giorni  di impegno assolutamente ininterrotto, nel  mese di agosto 1999,   al fine di “tessere” un triangolo al giorno, l’Azione simbolica di struttur/azione essendo  legata al ciclo lunare/mestruale.
In seguito l’opera è stata protagonista di diverse Performances, Installazioni e Composizioni  in open air, su spiaggia sabbiosa, prato, alberi, etc.




1       Imaginifica, a Living Sculpture 

Preziosità del femminile  
Ventotto Sculture Tessili a forma triangolare, con applicazioni in oro, argento, argento antico, filigrana, pietre dure, medaglie, piume, petali di rosa e fiore tigrato di pianta grassa, gusci di  mandorla ed altri materiali .
Potenza, Basilicata - 1-28 agosto 1999


     
       
   2   Imaginificaa Living Sculpture 

Installazione delle 28 sculture tessili su albero di fico .
Parco Purita – Santa Maria di Ricadi , VV,  Calabria – primo autunno 1999

Una straniante, eccezionale Installazione en plein air, nella  giocosa consapevolezza ed esplicitazione  dell’essere Tutt’uno con la Madre Terra e  con tutti i suoi elementi;  affermazione  della particolare sintonia  tra donna e natura, di quel connubio fecondo che riconosce e promuove la preservazione della vita in tutte le sue  manifestazioni … 




3  Imaginifica,  a Living Sculpture

   Performance/ Installazione /Composizione di  forme geometriche simboliche.
   Le Sculture Tessili sono state a più riprese composte  in geometrie  sacre e
   simboliche, di forma e dimensione varia,  in natura,  sulla  base erbosa del
   Prato Purita . Sono state eseguite diverse Performances

    Santa Maria di Ricadi -  primo autunno 1999



4  Imaginifica, a Living Sculpture 
 La Luce e l’Ombra
Azione simbolica in arte coinvolgente  con amici amiche, bambini e ragazze, sulla  Installazione delle 28 Sculture Tessili su spiaggia sabbiosa
 S.Maria di Ricadi– Calabria,   primo autunno 1999




 5   Imaginifica, a Living Sculpture 

 Composizioni  di Anthèos  con elementi  naturali  su alcune Sculture Tessili
 su  stoffa nera a rilievo del padre dell’Artista, Rocco Volini.
 
Santa Maria di Ricadi – Calabria, autunno 1999  



6  Imaginifica, a Living Sculpture

Composizioni  di Anthèos  con fiori e frutti della terra su alcune Sculture Tessili
su   stoffa nera a rilievo dono del padre dell’Artista, Rocco Volini.
 Santa Maria di RicadiCalabria, autunno 1999  

venerdì 10 luglio 2009

LA PORTA DELLA VITA, a Living Sculpture

TEXTURA 

LA PORTA  DELLA VITA,  a Living Sculpture 

Grande pannello mt 3 x3 ca, con  pezzotte rosse  realizzate in modalità  alternativa,  in quanto nell’invito al  progetto l’artista comunicava:

Se non sai o non  puoi tessere a mano il quadrato di 60 x 60, potrai realizzarlo anche in maniera alternativa, con un pezzo di stoffa rossa della stessa misura,  ma sempre “scrivendoci” con ago e filo il tuo nome e quello della tua mamma o di chi ti ha allevato; il mio, ad esempio, è  Teri da Rosaria”

Al progetto hanno partecipato anche gli allievi di varie scuole superiori di Potenza,  coinvolti da  Teri Volini come visiting professor per Opera Prima,  tramite una installazione - video - azione preparatoria per Textura e  conferenza.
Esse  sono state poi utilizzate per la Esposizione  in Arte  tessile, Public art, arte coinvolgente: presso il Museo provinciale di Potenza, 14-30 maggio 2002, comprendente una   duplice installazione,  La Porta  della vita e Textum



Per partecipare al progetto  Textura, che prevede la manifattura di  300 quadrati rossi
info:339 24 14 133   -   e-mail: terivolini.art@gmail.com
Centro d’arte e Cultura Delta
Nota
Living Sculptures
Tutte le opere realizzate dall’Artista  sono delle   Living Sculptures,
nel senso ridefinito dalla stessa Teri Volini in qualità di linguista,  di “opera ed azione artistica riferita a tutto ciò che è nel flusso della vita”
Pronunciandosi infatti  in merito all’ inadeguatezza dell’attribuzione esclusiva  del termine  Living Sculpture  a “strutture  fatte con le piante o elementi naturali”,  sembrandole troppo limitato far rientrare in un termine così prezioso - che chiama  a testimone la vita nel suo fluire, e che non ha sinonimi degni di un  utilizzo sostitutivo – solo le realizzazioni che si trovano in esterno, spesso con scopi dichiaratamente e puramente decorativi nei giardini,  come risemantizzatrice  si arroga il diritto di una “riappropriazione debita”  del termine, per  includervi  opere ed azioni artistiche riferite a tutto ciò che è nel flusso della vita  e/o  che vi contribuisce, anche con l’attivare una nuova consapevolezza.

giovedì 9 luglio 2009

TEXTUM - Living Sculpture


TEXTURA > TEXTUM

Textum,   a Living Sculpture
Un intero libro tessuto a mano con le pezzotte di cm 60x60 realizzate ed  inviate da una sessantina di persone, da tutta Italia ed in particolare dalla Basilicata ed in primis  dalle donne di Castelmezzano in seguito all’invito fatto dall’artista “tessitrice”, Teri Volini  
Sulle  pagine del libro è stata segnata da ciascun/a  partecipante all’opera collettiva  la  propria linea materna





Textum è una delle prime opere realizzate con i quadrati tessili ricevuti.
Essa si fa portatrice di una nuova “lettura” del mondo, proponendo la conoscenza di un modello culturale e sociale poco  o per nulla noto finora,  precedente il tempo  storico patriarcale, nel quale era praticata la matrilinearità…



TESSIAMO    INSIEME    DESIDERI    SOGNI   SPERANZE

TESSIAMO INSIEME  NUOVE ARMONIE

TESSIAMO INSIEME  NUOVI RAPPORTI

TESSIAMO   INSIEME    UN   MONDO   FATTO A  MANO

TESSIAMO INSIEME  UN MONDO DI PACE


Nota
Living Sculptures
Tutte le opere realizzate dall’Artista  sono delle   Living Sculptures,
nel senso ridefinito dalla stessa Teri Volini in qualità di linguista,  di “opera ed azione artistica riferita a tutto ciò che è nel flusso della vita”
Pronunciandosi infatti  in merito all’ inadeguatezza dell’attribuzione esclusiva  del termine  Living Sculpture  a “strutture  fatte con le piante o elementi naturali”,  sembrandole troppo limitato far rientrare in un termine così prezioso - che chiama  a testimone la vita nel suo fluire, e che non ha sinonimi degni di un  utilizzo sostitutivo – solo le realizzazioni che si trovano in esterno, spesso con scopi dichiaratamente e puramente decorativi nei giardini,  come risemantizzatrice  si arroga il diritto di una “riappropriazione debita”  del termine, per  includervi  opere ed azioni artistiche riferite a tutto ciò che è nel flusso della vita  e/o  che vi contribuisce, anche con l’attivare una nuova consapevolezza.


TEXTURA - Progetto


TEXTURA

ARTE TESSILE 

ARTE COINVOLGENTE  

AZIONE SIMBOLICA







L’artista invia il seguente messaggio:

Gentile amico/amica

Ti chiedo di partecipare a quest’azione simbolica in arte coinvolgente, che offre la possibilità di essere non semplice spettatore/spettatrice bensì coautore/coautrice dell’opera d’arte.
Quest’opera specifica, TEXTURA, attiene principalmente

-         alla tessitura di nuovi rapporti ed attivazioni nel sociale di nuovi stili di vita e di pensiero;

-          al rifiorire della manualità, nelle forme artistiche e in quelle artigianali di qualità

-          al ritrovare il senso di un mondo “fatto a mano”, non solo dalle donne ma da quanti “sentono” o desiderano rivalutare i valori connessi al “Femminile” originario

-          nell’auspicio che siano riconosciuti e presenti anche negli uomini, eliminando qualsiasi pregiudizio e dicotomia separante

-          al preservare la Natura e la vita in tutte le sue forme, con la cura, la riflessione, la ricerca di armonia e bellezza e così via.

Per aderire al progetto:

è sufficiente realizzare ed inviarmi un quadro di cm. 60x60; “tessuto” nella tecnica che preferisci: a magia, all’uncinetto, a telaio, a punto a croce, a intreccio…
Possibilmente in lana o misto lana, un bel rosso rubino, rosso-vino, rosso sangue.

Sotto-scritto-con ago e filo bianco – il tuo nome e quello della tua mamma o il tuo nome e quello che ti ha allevato.
Perché questo quadrato? Desidero formare, unendolo al mio – realizzato all’uncinetto, a punto basso, semplicissimo – una lunga striscia rossa – simile al NASTRO ROSSO con cui ho già ideato il mio viaggio simbolico La Danza della Corda – però FATTA A MANO

La manifattura e l’invio di ogni quadrato sarà un segno di grande valore reale simbolico, una testimonianza più forte della voce e dello scritto, un simbolo di amicizia, un’attestazione di consenso e di incoraggiamento a quanto, da Artista e da donna, sto compiendo.
Una volta completati e inviati, i quadrati potranno essere messi in mostra: non ha importanza la loro perfezione estetica, quanto l’Azione stessa del realizzarli; chi lo desidera, potrà creare qualcosa di originale, personalizzando il proprio.
Le pezzotte, potranno in seguito essere utilizzate per le diverse Performance7Installazioni, con la presenza attiva di tutti(e) coloro che li hanno “fabbricati”.

Tutto questo è arte pubblica, arte coinvolgente, in cui l’Artista catalizza le silenti energie creative nascoste in ognuno di noi.
Spero di ricevere la tua adesione a questo mio progetto

Attenzione:

Se non sai o non puoi tessere a mano il quadrato di 60x60, potrai realizzarlo anche in maniera alternativa, con un pezzo di stoffa della stessa misura, ma sempre “scrivendoci” con ago e filo il tuo nome e quello della tua mamma o di chi ti ha allevato: il mio, ad esempio, è: Teri da Rosaria.

A parte, se lo desideri, puoi scrivere su un cartoncino 5x10 cm. I tuoi dati, da mettere sotto il quadrato durante la mostra collettiva. T i ringrazio fin d’ora e ti abbraccio, certa di una tua positiva risposta.

Teri Volini, artista biofila, tessitrice.
Ulteriori info sul progetto: 339 2414133 terivolini.art@gmail.com







giovedì 2 luglio 2009

TEXTILE ART - ARTE TESSILE Dai pennelli alla tessitura

 Social Sculpture. Living Sculpture

TEXTILE ART - ARTE TESSILE  
Dai pennelli alla tessitura

Creazioni iniziate dalla metà degli anni '90

Gran parte delle opere da me realizzate dalla fine degli anni ‘90 onorano una Tessitura reale e simbolica, espressa in natura e/o  in ambiente urbano, coniugata  con le più diverse modalità espressive  della  Public Art , Land Art/ Earth Art, Sharing Art  (Arte Coinvolgente),  Urban Art,   Body Art,  estesa    nella Video Art , Writing Art   nelle  Azioni d’Impegno civile…

v. Social Sculpture e Living Sculpture,  link dossier ipertestuale: http://issuu.com/andypower/docs/social_sculpture_yes__x____book_su_


 Ridefinisco  e  pratico  in maniera integrale  l'Arte Tessile
- in senso metaforico,  in  riferimento alla vastità di significati e di interconnessioni cui “ il Tessere” potentemente  introduce;
- nella diretta relazione col femminile, nella  sua possibilità di creare dal proprio corpo la vita, e nel ricordo delle Antenate;
 - nella ricchezza dei i miti e dei riti dell’antichità;
- come tessitura di nuovi rapporti ed attivazione nel sociale di nuovi stili di vita e di pensiero;
- in senso concreto, stimolo al rifiorire della manualità, nelle forme artistiche e in quelle artigianali di qualità…(Art&design)

 In ogni caso:
- per ritrovare un mondo “fatto a mano”, non solo dalle  donne  ma da quanti "  desiderano rivalutare i valori connessi al "Femminile " originario,  nell’auspicio che  siano riconosciuti e presenti anche negli uomini, eliminando qualsiasi pregiudizio e  dicotomia separante…
- per riattivare quei valori in quelle tante donne che ancora sono ferme in una limitata consapevolezza dell’autentico principio femminile, e non siano più epigoni più o meno coscienti  del “modo” patriarcale, che deve essere ormai congedato. 
 - per riattivare la preservazione della Natura e della vita in tutte le sue forme,  la cura, la riflessione, la ricerca di armonia e bellezza…

Alle innumerevoli Azioni simboliche,  Performances e Installazioni che hanno come protagonista il Nastro Rosso, divenuto  mia Cifra Stilistica,
-ad iniziare dal Gomitolo-Seme nel 1996  in  Basilicata, Calabria, Molise, Lazio, Lombardia, alla Tessitura Piccole Ragnatele  in esterno e La Ragnatela a Matera, 1997;
al progetto Textura  e Textum in  Arte Coinvolgente Basilicata  e diverse regioni italiane dal 1997;
 a Il Ritmo del Fuoco sull’Etna,  Imaginifica,  Il Reale Invisibile-La  Ragnatela sulle Piccole Dolomiti Lucane,1999;
 alla Ritessitura della Ragnatela, al Labirinto  Spiralica  e Arcana in  Basilicata, Off Loom  Arte fuori dal telaio in Lazio ,  Primavera delle Arti in  Basilicata,  La Ragnatela in ambiente urbano per Passaggi a Nord-Ovest  in Piemonte; Message in the Bottle I,  Nastro Rosso sulla Porta del Labirinto di Arianna,  Nastro Rosso su Energia Mediterranea e  Manteion in  Sicilia e Calabria,  anno  2000;
al  Documento di pietra I Speriment-Azione in Sicilia  anno 2000,   al Documento di pietra II  in Basilicata e  Documento di pietra III, in Calabria 2001;  a Textura,  Textum  e La Porta della Vita  in Installazione presso Museo archeologico a Potenza, e tessitura piccole Ragnatele Milano 2002;
Il Nastro Rosso della  Vita
in  Basilicata,  Attraversamenti I-Il Cuore Ferrato
 
in Lombardia,  2003;
a La Spirale della Rinascita, Nido e Tessitura Piccole Ragnatele in esterno in Lombardia  2006Il Mandala Aureo, Il Nastro è Il Messaggio- L'Eterna Rinascita in  Lombardia 2004- 2006; a La Coppa del Mondo e   Testimoni Illustri in  Basilicata  2013,
si aggiungono le Opere  che hanno sempre come medium  importante un elemento tessile,  come  RiVela Azione e il Velo Numinoso  a Milano e in Basilicata dal 2001, Convivium I a Livigno, Lombardia anno 2002   e Convivium II  a Potenza, Basilicata, 2003;  Attraversamenti  II, Celebrazione a Milano, Lombardia,  Noi  nell’universo, Lombardia 2005,  Message in the bottle 2  in Basilicata 2005,   Felici contaminazioni, La Casa Del Vento,  Basilicata e Lombardia dal 2005, Hieros Gamos Basilicata 2008 etc .
alcuni link attivi:

Message in the Bottle II  :http://www.terivolini.it/html/Message_Bottle.htm
ù 

Tuttavia,  sono Tessili   in senso lato tutte le opere portatrici dell’intento - dichiarato o implicito -   di  tessere legami, di “ordire” conoscenza,  di “tramare” bellezza, di “ricucire”  nuovi rapporti  gli esseri umani  fra di loro,  con tutti i viventi e  la natura; si tratta di una tessitura di consapevolezze, sensibilità e  armonia,  di un nuovo rispetto per il principio femminile e per i valori fondanti  in ambito naturale  e nel sociale: in questo senso più ampio , sono tout court  “tessili”  tutte le opere in difesa dell’ambiente e quelle d’impegno civile…  
Si rimanda al dossier   Social sculture e alla Biografia poliedrica ipertestuale
.. . http://issuu.com/andypower/docs/social_sculpture_yes__x____book_su_


Alle Opere realizzate si è intrecciata  nel tempo una
RICERCA SPECIFICA SUL TESSILE ANCESTRALE, che sfocia in mostre e  conferenze, come quella sui Tappeti anatolici ..  
Un’antica passione che  -  iniziata a Parigi, in parallelo con gli studi linguistici  e antropologici  presso l’Università della  Sorbonne,   corroborata    poi  in Italia con studi  e interessanti    pubblicazioni,  fra cui quelle di Ugo Tolomei e Giovanni Curatola  sui “tappeti orientali ”-   ha  avuto  un radicale cambiamento nei  parametri  interpretativi  in seguito alla conoscenza, nei primi anni ’90, di Marija Gimbutas e delle sue rivoluzionarie scoperte,  senza disdegnare i contemporanei apporti delle  ricerche 
- a Milano -  di Dario Valcarenghi, autore di  Kilim Anatolici (1985) e Storia del Kilim Anatolico (1994)
– a Roma - di Maurizio Cohen  e Lucilla Ringetti dell’Associazione Culturale    “Il Tappeto Parlante”   e della  Casa di Nepi ,    con le bellissime mostre  Il Drago e la Fenice, frammenti di seta e di storia (1996); Nuvole da indossare: Ikar, tessuti e abiti centroasiatici (1996);   Tappeti Rossi della valle del Tennsift (1998-1999) e relative pubblicazioni… e  La Tessitura continua …
Teri Volini, artista biofila,  tessitrice