mercoledì 11 dicembre 2013

Pillole d'arte - La complessità dell’Opera come valore



PILLOLE d’ARTE


Una Riflessione a seguito della presentazione dell’opera
Testimoni Illustri presso Pinacoteca provinciale -Potenza per
‘Basilicata Ponte sul Mediterraneo, organizzato da Art&venti 2012 e Yinsieme
13
Novembre– 13 dicembre 2013

La complessità dell’Opera come valore  


Che il valore di un’Opera sia proporzionale alla sua complessità intrinseca
 e alla molteplicità delle interpretazioni che scaturiscono dalla sua osservazione e lettura,  è cosa non opinabile: basti per tutti un solo esempio, La Divina Commedia. Passano i secoli e ancora se ne  trovano chiavi di lettura,  che completano, contrastano, arricchiscono ed ampliano quelle - innumerevoli -  nel tempo accumulatesi,  confermandone la  struttura di rara preziosità, riconoscendola come inesauribile, profonda,  luminosa sorgente di conoscenza e di evoluzione spirituale  anche per  le future generazioni.

L’esempio dell’Opera dantesca  vuol solo servire da introduzione  alla modalità di lettura delle produzioni artistico/culturali di ogni tempo, ed in particolare del nostro,  in cui – quasi scomparsi o sottovalutati  i parametri netti che servivano a stabilire il valore di un’opera,  oggi si rischia di cadere in una confusione a volte delirante, in cui possono più facilmente  crearsi dei fraintendimenti sulle  attribuzioni di valore dell’opera stessa, , anche a causa di   frettolosi o improvvisati “critici”…
Una confusione nel pubblico, che porta quest’ultimo ad accettare pedissequamente qualunque proposta, oppure ad allontanarsi da un mondo dell’arte e della cultura che percepisce sempre più falso e superficiale.

Viene attivata la sindrome da “vestiti nuovi dell’imperatore” mentre  sarebbe molto più produttivo  studiare, informarsi, osservare attentamente:  formare  insomma in sé stessi un terreno fertile, in modo che le eventuali mistificazioni e confusioni non riescano ad attecchire,  e si possa godere dell’opera d’arte in pienezza e libertà.
 
Storia dell’Opera


A tale premessa segue  una riflessione sulla “genesi” della mia opera Testimoni Illustri, creata sì ad hoc per la mostra “mediterraneo”, ma con una sua storia quasi decennale  e un variegato percorso di arte e vita...

Nella ferma convinzione che in  un’autentica Opera d’arte  la complessità sia  un valore ,  sottolineiamo nell’opera Testimoni Illustri  per un’opera di autocoscienza collettiva  una pluralità di chiavi interpretative.

Tale complessità si origina fin dalla prima realizzazione dell’Opera stessa, nel 2004, titolo originale eXtra

Pubblicazione DOSSIER EXTRA sul sito web http://www.terivolini.it/html/extra.html


Ideata in Lombardia, l’Opera è stata realizzata in Basilicata, con  2 foto di Gesù e Maria ingrandite, moltiplicate, stampate su  30 + 30 pannelli 50x70, plastificate e incordate.

 L’Immagine finale  produce nell’osservatore attento un corto circuito: ciò che la differenzia  nettamente da quella originaria,  è lo scioccante  Writing  che trasforma  l’opera pittorica di un celebre pittore del rinascimento italiano  in una vera e propria  carta di riconoscimento – uno di quei  papiers provvisori, da centro d’accoglienza o di espulsione,  compilato per codificare i clandestini in arrivo, gli intrusi…  

Questo il  Fac Simile dei due Writing:

Nome: Jesus                   Nazionalità: palestinese  Extracomunitario

Nome: Maria                  Nazionalità: ebraica  Extracomunitaria


Percorsi

L’Opera  è stata proposta  nel tempo in  diverse sedi, a nord e sud Italia, nelle forme e nei modi  in cui  potesse  più efficacemente comunicare il  messaggio rivoluzionario di cui era portatrice,  per veicolare il quale  le  due figure base della cristianità si identificavano  con “gli ultimi fra gli ultimi”, secondo il nostro impietoso e ipocrita metro di giudizio.

 

Queste le principali  performances
Pubblica esposizione in public art, urban art, arte coinvolgente:
Lombardia Milano 2004
- Mostra dei 60 pannelli eXtra sulle inferriate del Comune di Milano in via Padova
- Partecipazione con i 60 pannelli incordati e portati in  manifestazione
- Ricerca sui Vangeli e stesura testi.
- Partecipazione con 2 pannelli  alla manifestazione Naga a Milano
  Basilicata – Potenza 2009
- Ideazione e composizione grafica del Dossier Extra con fotocomposizioni digitali,  testo e          immagini fotografiche delle manifestazioni
-  Pubblicazione DOSSIER EXTRA sul sito web http://www.terivolini.it/html/extra.html
2011 - Standing performance/presidio davanti ai cancelli del CIE Palazzo S. Gervasio (PZ)


2013 - Installazione per mostra Basilicata Ponte sul Mediterraneo, con il titolo            TESTIMONI ILLUSTRI      per un’Opera di autocoscienza collettiva
INSTALLAZIONE cm. 140x400 - Foto-composizione digitale con writing in rosso e nero su bianco; barchette di carta velina, figurine di Gesù e Maria, sabbia del vulcano Stromboli, conchiglie spezzate e piccole pietre  su drammatico Mare/Nastro Rosso.



Alcune letture dell'opera

Un’ opera di grande spiritualità 

E' la prima, semplicistica chiave di lettura, quella  che viene spontanea a un  primo sguardo, e che attiene piuttosto all'effetto estetico dell'opera , peraltro assai suggestiva.
Nell'Installazione in Pinacoteca provinciale
di Potenza, tale interpretazione viene avvalorata dall' impostazione particolare dell’Opera,  nella parete centrale della sala di esposizione, proprio di fronte all’ingresso; una grande  stele tessile rosso vivo, lucente  sulla parete nivea, con le due figure sacre  di Gesù e Maria dominanti per la posizionatura  molto alta,  sotto stante  la Coppa  formata da 9  fragili imbarcazioni  in carta velina,  con a bordo i sacri/extra  viaggiatori …

           Il risultato visivo  della installazione  è   una  sorta di altare,   giocato sul contrasto  del  rosso e del bianco.
 Tale  chiave di lettura viene  accentuata dalla commistione  visiva con l’opera di un altro artista presente in sala,  Giulio Orioli: una  tavola completamente bianca, con frutta pane vino coppe e bottiglie,  che posta centralmente  dinnanzi all' Installazione, viene  a formare  una bella sinergica struttura.


Messaggi rivoluzionari
Chiave di lettura possibile, ma non esaustiva, dal momento che  il Writing, la scritta sotto ai due Testimoni Illustri,  sposta l’attenzione sulla forza rivoluzionaria del messaggio di cui l’artista - con grande rispetto-  rende portatori Gesù e Maria.

Un pugno nello stomaco
La scoperta del  Writing  cambia completamente i parametri interpretativi, oltrepassando - se non bypassando - il lato astrattamente “spirituale" - che è talmente scontato da diventare  diminutivo del senso  profondo dell'Opera, che invece intende dare un pugno nello stomaco all'osservatore attento, disposto ad entrare nell'opera, ad esserne permeato...

L'Opera si  rivolge severamenet  ai sepolcri imbiancati che lo stesso Gesù – e oggi finalmente anche il Papa/salvifico della Chiesa nel 3° millennio – scrollava severamente nella loro ipocrisia e reiterata ingenerosità.


L’Opera non termina qui né il suo viaggio né il suo carico di interpretazioni, tra cui vogliamo accennare soltanto allo Ius soli suggerito dalla attribuzione a Gesù dalla nazionalità palestinese riferita al luogo di nascita, invece a quella  ebraica come risulterebbe  dalla genealogia da Maria e Giuseppe....
Il che apre altri capitoli, tra cui  l'essere entrata di diritto  - l'Opera/Installazione  -  alla prolifica   famiglia del Nastro Rosso, cifra stilistica di tante performances precedenti....




Testimoni Illustri – l’Opera - Anteprima -11 novembre  - Il Nastro Rosso - Cifra stilistica dell’Artista portatore dell’opera di autocoscienza collettiva   e link opere precedenti

Installazione su viale Dante a Potenza -12 Nov. 

Testimoni Illustri - 13 nov
Installazione Pinacoteca – Inaugurazione mostra collettiva Pinacoteca provinciale Pz


Testimoni Illustri 14 nov – Particolari della Installazione


 










sabato 23 novembre 2013

mercoledì 20 novembre 2013

Teri Volini TESTIMONI ILLUSTRI INSTALLAZIONE cm. 80x100 su Viale Dante Nov. Dic. 2013



Teri Volini

TESTIMONI  ILLUSTRI

 per un’Opera di autocoscienza collettiva

INSTALLAZIONE cm. 80x100 su Viale Dante Novembre- Dicembre  2013

Fotocomposizione digitale con trasparenze - Writing in rosso e nero su bianco 




Con il supporto dei due Illustri Testimoni come Gesù e Maria, l’Opera sottolinea la improrogabilità della riattivazione di quei sentimenti di solidarietà, generosità nei confronti di ciascuna persona bisognosa,  indipendentemente dal colore della pelle, dallo status economico e sociale, ed anzi  il rispetto  e l’aiuto per i  popoli più svantaggiati: in nome della comune appartenenza all’Umanità.
Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me; invano essi mi rendono culto, perchè inseguono come dottrina divina dei precetti umani ...

(parole del profeta Isaia, in  Matteo 15,7)


 




Maria e Gesù sono le figure base della cristianità. Essi sono anche modelli diretti di identificazione: ogni distanza di spazio e di tempo  viene di fatto annullata, in quanto Gesù e Maria vengono percepiti come reali presenze nella propria vita.






Ci auguriamo perciò che il chiamarli rispettosamente a testimoni e specchio della coscienza contemporanea, possa contribuire a determinarne riflessioni utili ad una improrogabile evoluzione personale e  collettiva.




Credono di vedere  ma non vedono, credono di udire  ma non odono, credono di comprendere  ma non comprendono . Matteo, 13,13.

Sempre attuali, esse valgono come severo monito per  quanti non corrispondono allo spirito che di quella religione è ispiratore, basato su valori rivoluzionari quali l’amore, la fratellanza, il perdono, la Pace, la non violenza, il diritto all’uguaglianza, la generosità; valori che Gesù stesso incarnava  totalmente, invitando a metterli in pratica.




Alla debole logica umana la parola di Gesù appare difficile da realizzare, perché si scontra con quella opportunistica del mondo.


Tutt’altro che  conformista, totalmente e profondamente solidale con i cosiddetti extracomunitari,  dichiarerebbe di esserlo anche Lui: e non solo per essere nato da Maria a Betlemme, in Giudea, in quella sperduta provincia  del mondo mediorientale che i Romani chiamarono Palestina.




Novembre– dicembre 2013  in esposizione su viale Dante a Potenza

Evento  Basilicata Ponte sul Mediterraneo  organizzato da Art&venti 2012 e Yinsieme




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