martedì 8 gennaio 2013

Scatti per la Terra - L’ARTE LUCANA E IL NUOVO TEMPO

Organizzata da  ART&EVENTI 2012  presso il Palazzo della Prefettura di Potenza
Intervento di Teri Volini al vernissage della mostra collettiva
L'Arte del nuovo tempo
Entrare nel nuovo tempo con il piede giusto è, credo, l'intento di chiunque voglia  perseguire una vera realizzazione nel personale e nel sociale, riscoprendo il senso e lo scopo della vita  contribuendo anche in piccolo alla elevazione del pianeta e  dell'umanità.
In questa “rinascita” planetaria,    l'Arte, quella con la maiuscola, può avere un ruolo  molto importante: grazie infatti al suo magnifico privilegio di vedere ciò che all'occhio comune  spesso sfugge, essa può mostrare- con i più vari,  liberi, maturi e originali  linguaggi che le sono propri-   - essere esemplare di nuovi modi di di testimoniare la nostra presenza su questa terra,  lasciandosi dietro i vecchi, inutili, deleteri  schemi che  l'hanno spesso  caratterizzata nei tempi storici.   Indispensabile e improrogabile è, ad esempio, una diversa sensibilità nei confronti dell'ambiente,   che  proprio all’artista consapevole -  spesso in anticipo sui tempi –  tocca   testimoniare sottolineando l’urgenza di un  cambiamento di rotta nel rapporto con la Terra e con tutti gli esseri.

Intendo dire che insieme al rinnovamento radicale della società nel nuovo tempo avverrà  un eguale rinnovamento nell'arte, che si auto ridefinirà,  in relazione con i tempi speciali che vivremo.
Faccio a questo riguardo un particolare riferimento a Joseph Beuys che parlava di un'arte che formi la cultura e la vita.
Il grande maestro tedesco esprimeva  un concetto allargato di arte, un concetto di cultura sociale come l'arte più importante;  un sistema che trasformi tutto l'organismo sociale in un'opera d'arte, dove sia incluso tutto il processo di lavoro, sia quello di Goya, che dell'agricoltura, delle scienze, dell'educazione, della tecnologia...
Dove il principio di produzione e consumo prenda una forma veramente di qualità.
Egli diceva: “Si deve trasformare non solo il fare quadri e sculture, ma tutta la forma sociale. E' un programma gigantesco”.
Si comprende la grandezza e la preveggenza del pensiero di  Beuys, che proponeva  ciò sin dagli anni '70, quando già parlava di difesa dell'individuo e dei valori umani e della libera creatività, di avere un senso della vita, di difesa della natura contestuale alla difesa dell'individuo.
Il mio auspicio è che gli artisti del nuovo tempo facciano  la loro parte nell'azione di costruzione dei nuovi mondi, divenendo  realizzatori e comunicatori attivi di nuove prospettive, scegliendo modalità  alternative rispetto alla mercificazione e al  cinico conformismo che ha  prevalso fino ad ora,  in parallelo con le regole folli di una società immatura.
Non più fatui, autocentrati, in concorrenza per  conquistare fama, successo e ricchezza, ferocemente o subdolamente nemici tra loro come erano stati i loro "padri"  nel vecchio tempo,  i Protagonisti della nuova Arte saranno  compagni di viaggio e soggetti attivi di strategie comunicative che esaltino  il bene comune.

Finalmente consapevoli del grande privilegio che offre  il "fare arte in una forma più nobile",  contribuiranno a che  Far pace con la  terra e con l'umanità" diventi  lo scopo dei nuovi abitanti del Pianeta.






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