domenica 26 aprile 2015

UNA BELLA SINERGIA FRA ARTISTE: TERI VOLINI, ITALIA - HELÈNE GRITSCH, AUSTRIA



Mi piace  ricordare la collaborazione con Helene Gritsch, incisora,  acquerellista, fotografa, a Milano  e altri luoghi, in Lombardia, con  belle foto artistiche scattate al tempo  della nostra prima conoscenza  - anni 2002 - 2006 -

Immagini molto belle,  da me pubblicate sul sito e in esposizioni varie,  sia  nella versione originale che in quella con  miei interventi grafici o digitali.


Anno 2002 - maggio -Lombardia, Gaggiano
Galleria Dieci.Due

Le Dolenti Note 


Composizione digitale di Teri Volini  su foto di Teri Volini e di Helene Gritsch


In più occasioni  Helene  mi ha validamente supportato anche nella realizzazione di alcune Installazioni e Mostre personali in Lombardia, come quella Patrocinata dal Comune di Milano nel 2002 presso la Biblioteca Cassina Anna.

Helene, mosca bianca rispetto all'auto-centratura di tante artiste e artisti, mi ha confermato non solo la  sua personale qualità umana, ma il raro dono di dedicarsi con  generosità ad un'opera in cui  crede, intravvedendone la bellezza, e di contribuire alla sua realizzazione, indipendentemente dall'esserne o meno l'ideatrice ...



 Ciò è accaduto  nella composizione, a Legnano,  della
Grande Tavola della pace –
 Convivium, la nostra casa è il mondo












                               Convivium, la nostra casa è il mondoLegnano 2002








Con la Mostra - Performance - conferenza 
RiVelAzione presso la Biblioteca Cassina Anna
 con il patrocinio del Comune di Milano Cultura



foto Gritsch



foto verso l'esterno:Volini


-


Con la  Installazione Il Cuore Ferrato







che prosegue poi in Bassilicata con: 

foto di Teri Volini




nel 2003 sempre a Milano con la sequenza delle 
Mudra  
nel Parco Sempione 






elaborazione grafica di Teri Volini 
su foto di Helene Gritsch





ONENESS, siamo UNO 

















 Con  l' Apertura del cuore a Livigno - luglio 2003



Foto di Dolma Bornengo 





foto di Helene Gritsch e di Dolma Bornengo 



-






foto di Helene Gritsch e di Dolma Bornengo 



Meditazione di Miranda  Pecci - foto Gritsch











 con 
                                                          CELEBRAZIONE 

                                                          
per 
Attraversamenti

 a cura di
  Mimma Pasqua

                                            Novembre  2003  -  Biblioteca Dergano - Bovisa 














elaborazione grafica di Teri Volini  su foto di Helene Gritsch





e  nel 2006 

Installazioni

per

Arte da mangiare
Società Umanitaria 
Fiera di Milano 


La Spirale della Rinascita
Le Piccole Ragnatele 
Nido
Portauovo 
Zen

e l'installazione fantasma 

L'ETERNA RINASCITA 



















foto   di Teri Volini e di Amalia Cangiano






















INTERCONNESSIONE NELLA LUCE 

elaborazione grafica artistica  di Teri Volini 

da foto di Helene Gritsch   e di Caterina Putignano 






e con la grande Installazione presso Il Cairo 
 La Casa  del Vento

Milano 2005


Elaborazione grafica di Teri Volini

su foto di Tonio Califano
e di Helene Gritsch







Elaborazione grafica di Teri Volini

su foto di Tonio Califano
e di Helene Gritsch+





per conoscere le opere:



alcuni link attivi 

  






TERI VOLINI

lunedì 20 aprile 2015

Primavera 2015 a Milano

 

Mi tocca andare a Milano per salvare la mia casa / studio, occupata dopo esser stata saccheggiata... C’è voluto un gran bel coraggio,e per fortuna sono stata felicemente ospitara da due care amiche: dapprima nella residenza della generosa Helene Gritsch, in seguito presso Maria Grazia Longhi.

Grazie a loro, e ad altri cari amici e amiche ho potuto subire il minor danno psicologico ed emozionale possibile in quel frangente, nonostante abbia dovuto subire lo scempio fatto alla casa, e la perdita di ogni cosa lì presente, comprese diverse opere, documenti, libri ed effetti personali a me cari; e dopo essermi ammalata a seguito dgli stress, sono riuscita arecuperare la casa, la salute a salvare i quadri più importanti - che erano altrove, in esposizione permanente - potendo così godere ancora una volta dell’amicizia, e della ricchezza culturale ed esperienziale della mia 2 a città d’adozione ( la 1a è stata Parigi )...

 sulla bio 4a parte alle pagine 80-85 con tante immagini 

Biografia Artistica Ipertestuale di Teri Volini, parte 4a,
L'arte Resiliente  - 2015-2016 –
pagg. 422 
https://issuu.com/home/published/biografia__parte_4a_pdf_def_x_stampa_e_issuu_25_1_

 

venerdì 10 aprile 2015

Le Bande Rosse di Serra d’Alto- pubblicazione articolo su rivista IL LUCANO magazine di aprile 2015


Ricordo ad estimatori ed estimatrici  che in aprile è uscito sulla rivista IL Lucano Magazine  il mio articolo /ricerca 
Le Bande Rosse di Serra d'Alto, di cui pubblico qui  alcune immagini ed estrapolazioni scritte


Sulla bio 4 alla pagine  67-73 un ampliamento con immagini  e link

Biografia Artistica Ipertestuale di Teri Volini, parte 4a,
L'arte Resiliente  - 2015-2016 – 
pagg. 422 
https://issuu.com/home/published/biografia__parte_4a_pdf_def_x_stampa_e_issuu_25_1_

 



L'articolo  si avvale dei miei studi sulle antiche civiltà  e sul femminile ancestrale, ed è basato sull'omaggio alla grande archeologa  Marija Gimbutas, di cui seguo da oltre un ventennio la metodica nell'interpretazione dei simboli e che ha ispirato indirettamente molte mie opere 

Mi farà piacere se leggerete l'articolo integrale sulla rivista tuttora in edicola




Le Bande Rosse di Serra d'Alto


pagg. 50-51




Un estratto dall'articolo: 


Le Bande Rosse di Serra dAlto

di Teri Volini


Inizia nell’antica Lucania, da una località vicino Matera - città antichissima, riconosciuta dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità e  nota in tutto il mondo come capitale europea della cultura 2019 -  un  aspetto culturale tra i più ancestrali, suggellato dall’archeologia internazionale: lo Stile Serra d’Alto. 



Durante il neolitico sorsero e si svilupparono nel materano numerosi insediamenti umani in   villaggi 
circondati da un semplice fossato  o da recinzioni lignee a protezione  delle greggi -    i  cui reperti, risalenti alla fine dell’800, testimoniano l’introduzione dell’agricoltura e dell’allevamento a partire dal VI millennio a.C. e fanno di quest’area uno dei luoghi più importanti  della Preistoria.

( .......)





pag 52



pag 53


Conosciuto finora più che altro dagli addetti ai lavori, lo Stile Serra d’Alto era  presente nel 3° millennio in diversi siti preistorici della penisola: in Basilicata (Tirlecchia, Grotta dei Pipistrelli; Grotta Funeraria, Latronico, Lavello, Trasano, S.Candida), in Sicilia ( Isole Eolie - Lipari),  in Calabria (Grotta della Madonna - Praia a Mare, Grotta  S.Angelo - Cassano Jonio), in Campania, nelle Puglie, in Abruzzo, Lazio,  fino in Toscana .

(.......)


I ritrovamenti  mostrano una grande varietà di vasellame, funzionale alla vita quotidiana e al culto: una produzione ceramica  molto raffinata, con una lavorazione elegante, a formare contenitori  dalle  pareti sottili, tazze dall’orlo svasato, vasi a forma di fiasco, piccoli tegami, piccole olle sferiche  e/o  collo verticale; vasi tondeggianti con piede,  anforette,  vasi rotondi, a collo cilindrico o  con la parte superiore  svasata,  ciotole a calotta rotonda etc.  


(......)





Ritrovamenti Gimbutas, cerchio di donne 

(........)

estrapolazione da

Lettura e decifrazione dei motivi e dei simboli secondo  la metodica Gimbutas

I motivi delle  ceramiche di Serra d’Alto testimoniano   una cultura molto speciale, la cui eco arriva fino a noi dalla notte dei  tempi, rivelandosi  agli umani del 3° millennio come portatrice una insospettata mission.  Graffiti  o dipinti, triangoli,  scacchiere,  losanghe, reticoli meandri e  spirali   definiscono  con nettezza uno  Stile  presente coerentemente in tutti i luoghi dei ritrovamenti; il colore  più ricorrente è il  rosso scuro o l’ocra.




estrapolazione da

Arte spaziale 

I nostri lontanissimi avi avevano elaborato un’espressione di tipo culturale-cultuale-artistico eccezionale;  con talento istintivo quanto originale, praticavano un’Arte strettamente  collegata alla vita; condivisa da tutti/e, capace di  esprimere un  ordine simbolico universale, che hanno  tramandato in tutto il  suo spessore alle future generazioni.
il testo integrale sulla rivista in edicola 

(......)





  1. una scultura tessile di Teri Volini dalla serie Imaginifica 







Sculture tessili su base triangolare di Teri Volini – S.Maria di Ricadi,VV , 1999






Estrapolazione dalla ricerca “ I misteriosi Glifi dell'Ager Cuneatus nella Foresta di Gallipoli-

Cognato in Basilicata”-   Teri Volini - Delta Edizioni - 1996


Estrapolazione da “Il Sentiero della Luce, un percorso mito-archeologico”

 - Teri Volini - Delta Edizioni  - 2004 



mercoledì 8 aprile 2015

Una lettura delle opere di Teri Volini: Parcours d’art et vie - di Lello Romano

Teri Volini : parcours dart et vie
Dalle opere pittoriche all'impegno civile e ambientale: performances, azioni simboliche, installazioni e manifesti d'artista.
di Lello Romano
Nella pittura di Teri Volini la «tela», il supporto su cui dipinge, sembra essere naturalmente nero, ma proprio da questo nero galattico prendono vita le forme, ispirate alla natura, che richiamano un mare primordiale.


Ritmo dell'universo
Un mare primordiale pieno di animali, piante, fiori ed astri, l’esplosione di un big bang creatore della vita che emerge dal fondo come in una notte di cielo stellato.
Una notte illuminata da esplosioni cromatiche, di rosso, di giallo, di rosa, di verde, d’azzurro.
Pennellate vibranti che invitano alla speranza e richiamano la nascita e la rinascita della vita.
Nelle opere pittoriche di Teri Volini la figura femminile, quella umana, quella ideale o fantastica è sempre al centro del «racconto», anche quando, evocata nel titolo, non c’è, almeno apparentemente. Creature fantastiche e mostri infantili, si incontrano con creature semplici del bosco in una fratellanza che conferma la presenza di un mondo magico.

Ritmo del fiore azzurro e fanciulla - notte
Un territorio inquietante e rassicurante allo stesso tempo, dove la fanciulla del titolo potrebbe essere la fleurla flor,die Blume  che campeggia sulle altre creature.
Sono tante le opere di Teri Volini in cui il mare è citato nel titolo o è solo evocato da esso. Questo Giardino sottomarino è emblematico delle visione dell’autrice. Mostri, creature fantastiche, atmosfere daprimeval dream ricreano un Prato in fondo al mare, al pari di quello ricercato senza sosta da Stanislao Nievo, amico di Teri.
Nelle opere più grandi, per dimensione ed impegno, è sempre possibile ritrovare più piani narrativi, come un invito all’esplorazione.
Nella grandiosità delle forme in primo piano, il nero che argina il colore delle figure rappresenta il legame femminile, quella corda con cui le figure danzando e giocando si legano l’una all’altra, per liberarsi.

La danza della corda

La danza della corda (part)
Insieme alle figure principali del dipinto altre figure, come sogni e fantasticherie, costellano l’intero quadro.
Gli animali e i fiori del bosco, una volpe,  tante volpi,  forse la stessa, dapprima piccola in alto, che si rincorre o si riproduce adulta, padrona nello spazio del dipinto.
Un dragone che sputa fuoco, il serpente del mito, quello che rappresenta la natura primordiale e con il suo avanzare e la sua forma lo scorrere e la circolarità del tempo, o quello che incantò Eva, seducendola, nel giardino dell’Eden.

La danza della corda (part)

Le opere di Teri Volini si possono apprezzare ancora di più guardandole da vicino, dove la pennellata è materica, una creazione plastica, in cui è possibile cimentarsi ad enumerare i particolari e le «creature» nascoste tra le increspature di colore.
Cercare orsi, cavallucci marini, volpi e gatti, stelle, protozoi, fiori e farfalle che, al pari di cori astrali, aggiungono al quadro un’armonia e una musicalità sinfonica da riscoprire in più visioni.
La Danza della corda segna il passaggio dalla pittura alle successive forme espressive della Land Art, Body Art, Public Art,  Arte Coinvolgente.

Il  Filo Rosso esprime l'amore per la natura e per la vita, l'emozione per la bellezza ed il mistero; il connubio fecondo tra donna e natura, l'esigenza di un nuovo rispetto per il pianeta.

«Documento di Pietra»
Capo Vaticano, Tropea (VV) 2001
Sarà quello stesso Filo, «uscendo» virtualmente dall'opera, a dare inizio alle grandi Performances e Installazioni, prima fra tutte «Il Ritmo del Fuoco» sull'Etna, poi la «Ragnatela» sulle Piccole Dolomiti Lucane.
Le sue installazioni di Land Art sono realizzate in materiale naturalmente «sostenibile» a simboleggiare  la nostra fragilità e la ricerca di armonia con la Natura.
Ritroviamo i simboli del mondo naturale, il Serpente simboleggiato dal nastro rosso come risveglio dal letargo, rinascita alla vita e come lungo cordone ombelicale con la Terra.
Attualmente Teri Volini si dedica con sempre maggior impegno alla difesa dei diritti umani e della natura per un mondo solidale e senza frontiere.
In parallelo al suo percorso d’artista e alle sue opere create ad hoc per esprimere questa sensibilità, si adopera come costruttrice di Pace in iniziative di sensibilizzazione ecologica e interculturale, con lavori ed installazioni create e realizzate con i piccoli scolari delle scuole elementari della città di Potenza.
Lello Romano

Video- animazione e testi di Lello Romano 2011
Musiche: Peter Gabriel, Wallflower (versione strumentale) da New Blood -

http://www.youtube.com/watch?v=5dn7o2y4LG8
Pubblicato sul sito Alliance Basilicata  2012 http://www.afpotenza.it/culture/teriromano.html

L’ottima esegesi del percorso d’arte e vita realizzata da  Lello Romano è stata da lui elaborata in una intrigante video-animazione , poi proposta all’Università degli Studi di Pescara nel 2011 come Una lettura delle Opere di Teri Volini
con musiche di  Peter Gabriel, Wallflower (versione strumentale) da New Blood -
http://www.youtube.com/watch?v=5dn7o2y4LG8
Nel 2012  è stata pubblicata sul sito Alliance Basilicata