venerdì 29 gennaio 2016

venerdì 15 gennaio 2016

Conferenza di Parigi sul clima: o si cambia rotta o si affonda - dall’art. pubblicato su La grande Lucania 30 dic 2015

Conferenza di Parigi sul clima: o si cambia rotta o si affonda
- dall’art.  pubblicato su La grande Lucania business  il  30 dic 2015


Il 30 novembre si è aperta a Parigi la Conferenza per i cambiamenti climatici, summit internazionale di fondamentale importanza per il futuro del pianeta.
 I rappresentanti di 150 nazioni si riuniscono per porre rimedio ai danni di portata planetaria  causati dall’irresponsabilità degli umani e dall’ingordigia delle potenti oligarchìe,  interessate soltanto al profitto. Oggi, grazie ai media e alle continue sollecitazioni di quanti, singolarmente o in associazione, hanno da tempo compreso  il danno in corso, ne danno comunicazione e cercano soluzioni - le informazioni sono alla portata di tutti: il problema è la reale e rapida attuazione di quei piccoli e grandi cambiamenti spesso solo invocati!



Riflessioni

A cominciare dal piccolo,  l’essere umano – che pure vanta il privilegio dell’intelligenza e della conoscenza – sembra incredibilmente non accorgersi dell’enormità di quanto accade intorno a lui, e fatica ad attuare persino quei gesti quotidiani che potrebbero portare ad un miglioramento personale, locale e  mondiale, considerato che ogni azione – virtuosa o sconsiderata che sia – va moltiplicata per i miliardi di persone presenti sulla terra.
Passando ad un ambito più vasto - a quanto attiene alle grandi decisioni, la globalizzazione neoliberista ha norme, dispositivi, criteri che  favoriscono il privato rispetto al pubblico e al bene comune, creando meccanismi capaci di piegare  a suo favore i  principi commerciali ed economici.  La situazione viene peggiorata  dagli  enormi interessi di  lobbies spudorate che hanno -  in un lasso di tempo relativamente molto breve rispetto alla storia umana -  determinato l’inquinamento massivo globale e l’innalzamento della temperatura - e non solo questo! -  posponendo la salute della terra e dei suoi abitanti ai loro interessi finanziari.









Rubare il futuro

La cecità degli uni e degli altri ha dell’incredibile, dal momento che – trovandoci tutti sulla stessa barca – le letali conseguenze di tali atteggiamenti ricadono “equamente” su tutti e, cosa ancora più grave, sulle future generazioni, alle quali stiamo letteralmente rubando il futuro. Dobbiamo perciò augurarci che il Summit raggiunga lo scopo che proclama, e che le dichiarazioni non rimangano tali. Diverse le barriere da eliminare




Ostacoli e dubbi

Al primo posto,  quelle frapposte dai  tentacolari imperi economici con la pressione di multinazionali  così potenti da far sorgere il dubbio che siano capaci di qualsiasi delitto pur di mantenere lo status quo, persino di creare quella confusione in cui il terrore determina un blocco o un freno all’attenzione  per le improrogabilità ambientali. Che ci sia il loro zampino – o meglio l’artiglio – nei più recenti atti terroristici, non è certo idea peregrina, considerati anche i collegamenti  esistenti con  le falangi impazzite dell’islamismo, grazie al traffico delle armi, alle risorse petrolifere etc. (Non sia fuori luogo ricordare che c’è anche l’Italia tra le numerose nazioni “civili” che producono e vendono armi, e che riguardo alla follia petrolifera, è stato fatto un decreto, lo “sblocca Italia”, che proprio mentre l’era del petrolio sta per finire, dà mano libera alle società cacciate da altri luoghi ormai esausti, per fare scempio anche nella nostra regione, la Basilicata).








Fraintendimenti
Di certo le potenze economiche non trarrebbero alcun vantaggio dai mutamenti,  tanto desiderati da chi ha come priorità la Vita sul pianeta, e a quanto  pare  l’etica e la coscienza sono  per loro concetti inusuali! Altri ostacoli sono frapposti dal frainteso “recupero” delle nazioni in via di sviluppo, che stanno compiendo gli stessi gravi errori delle loro sorelle occidentali, e pretenderebbero di continuare su quella via,  quasi  fosse un loro diritto inquinare come quelle prima di loro, cieche di fronte alle conseguenze letali per le  loro stesse popolazioni.





Speranza e priorità

Tuttavia, nonostante le difficoltà e i tentativi diabolici  di distrazione di massa, gli atti infami per incutere paura e  sminuire quell’energia che – sola - può attivare le decisioni salvifiche e impedire una catastrofe, noi ci auguriamo che tutto vada per il meglio. per il bene del pianeta e dei suoi ingrati abitatori. In fondo, nonostante tutto, la Conferenza è iniziata e ben 600.000 persone hanno manifestato pubblicamente in diverse nazioni, mentre moltissime altre, pur senza visibilità mediatica, ne hanno sostenuto l’intento e le richieste, consapevoli  dell’improrogabilità della  svolta.
Le parole non bastano più, ci vogliono i fatti e una saggezza finora  mancata.

Il cambiamento deve sostanziarsi sopratutto  nell’eticità delle scelte relative all’energia,   che provenga da fonti veramente sostenibili; nella ricerca ad oltranza  di  alternative -   non pilotate da interessi - ai deleteri carburanti fossili (petrolio, carbone, etc.) per  avere energia pulita  ed etica…  E poi ci sono gli allevamenti e le culture intensive, la qualità dell’agricoltura, la deforestazione, etc. etc. etc.



Decrescita

Ma - ciò che spesso viene dimenticato - cambiare rotta significa anche non perseguire accanitamente una crescita lineare e sconsiderata, i cui danni sono il risultato dello spreco insensato che ha caratterizzato il nostro stile di vita. Abbiamo pensato che le risorse del pianeta fossero inesauribili, sfruttandolo in maniera assurda, come un oggetto da dominare e sfruttare;  chiuso gli occhi sullo strascico di distruzione che ci lasciavamo dietro, e che ancora continuiamo a ignorare.  Auguriamoci dunque che i capi delle potenze mondiali si auto-invèstano della saggezza e lungimiranza necessarie per cambiare davvero rotta, pena un miserabile  naufragio ..


Prof.ssa Teri Volini

Artista  biofila e operatrice culturale

terivolini.art@gmail.com


venerdì 1 gennaio 2016

Teri Volini auguri 2016 in poesia arte e cuore

Teri Volini  
Auguri 2016 in poesia arte e cuore

I miei migliori auguri per il 2016 - Espressi con la mia arte e con il cuore
“ per la felicità nostra e del mondo intero”! 


L’immagine si riferisce a un mio quadro, ora a Pré Saint Didier (Valle d’Aosta ), è il Notturno della serie “La Montagna Stregata” ispirata alle mie Piccole Dolomiti Lucane, di cui dipinge la favolosa schermata vista da ovest, dal monte Caperrino.


Gli esseri dei nostri più bei sogni o della fantasia sembrano sorgere da esse come dalle quinte di una fiaba .

































In questa occasione augurale invio ad amici e amiche anche il testo poetico dedicato:

Notturno 

Nella notte incantata
le Stelle di Natale e le mie
iris azzurre

sorgenti dal ventaglio frastagliato
delle cime splendenti

nella piccola falce
della luna crescente

 e i personaggi di solito invisibili
- o quelli favolosi
dei nostri più bei sogni

di quelli già vissuti e di quegli altri
ancora a visitare o a venire –

insieme alle creature straordinarie
delle visioni e delle fiabe di bambina

io vedo riapparire!


E che di buon auspicio
questa bellezza sia
per la nostra felicità
e del mondo intero!


Teri