giovedì 18 febbraio 2016

Un’iniezione di fiducia, articolo di Teri Volini pubblicato su La Grande Lucania




Un’iniezione di fiducia 

Esordire con buone notizie può essere un modo positivo per affacciarci nel 2016, considerato che per contro quelle brutte sono all’ordine del giorno e che - pur essendo inevitabili per una corretta informazione, spesso sono predominanti e con il loro  sovraffollarsi non contribuiscono certo a dare speranza alla gente o a lasciare aperti degli spiragli che indichino la possibilità di un miglioramento nel personale e nel sociale.
Per questo abbiamo preferito  iniziare l’anno  con due informazioni “tecniche” che hanno il pregio di sottolineare la nuova attenzione nei riguardi della salvaguardia del pianeta e nostra.


Apparentemente sembra trattarsi di cose piccole, certo non eclatanti come le notizie di sciagure ed eventi rovinosi (guerre, atti  terroristici, aerei precipitati etc.),  tuttavia la loro importanza risiede nel fatto che evidenziano soluzioni utili a quel cambiamento di rotta che - dapprima timidamente ma oggi con sempre maggiore forza e consapevolezza - viene invocato, e a ragione!


Controllo istantaneo degli agenti inquinanti

La prima notizia riguarda la messa a punto di un congegno elettronico simile ad un normale telefonino  - o addirittura di  un’apposita App scaricabile) -  che permetterebbe di controllare istantaneamente il grado d’inquinamento,  sia in esterno che  all’interno:  quello contenuto nei cibi, nei prodotti per l’igiene, nei materiali edilizi -  isolanti, colle …- e in quelli comunemente usati - prodotti per l’igiene,detergenti, spray cosmetici, contenitori per alimenti, additivi e coloranti …-
 più o meno venefici e tutti sicuramente nocivi per la salute nostra e dell’ambiente.







Di questi ultimi ho parlato in un precedente articolo sulla Grande Lucania, La paperella assassina, dedicato agli onnipresenti ftalati, sottolineandone la pericolosità e mettendo in evidenza come la maggior parte di ciò che usiamo  contiene questo  silenzioso nemico, sui cui incalcolabili danni ci riferisce il sito del  Ministero della Salute: purtroppo però, le importanti informazioni al riguardo non sono pubblicizzate quanto i prodotti dappertutto in vendita: quelli  comunemente,  quotidianamente e massicciamente utilizzati; di conseguenza non tutti conoscono la gravità del danno, né le connessioni tra il loro uso quotidiano e le malattie, anche gravi, che ci colpiscono.

        

   
Con l’App, potremo controllare personalmente tutto ciò che ci sembra più pericoloso, ad esempio l’aria degli ambienti domestici o di lavoro, e quello che ingeriamo; di sicuro ne scopriremo delle “belle”,  poiché prodotti chimici nocivi si trovano persino nei prodotti per bambini,  venendo aggiunti alle materie plastiche per migliorarne la flessibilità e la modellabilità, e possono essere  presenti  - a seconda dei produttori  e del loro grado di in/coscienza- nei giocattoli,  nelle gomme per cancellare, nelle attrezzature gonfiabili, negli articoli di cartoleria per la scuola, nella plastilina colorata,  in zainetti, astucci etc..
Se non verrà bloccata, l’App potrà contribuire alla scelta di prodotti più sani, e nel caso dell’aria o dell’acqua, farci toccare con mano e in diretta  i pericoli che corriamo, e  correre ai ripari.


Riciclo istantaneo

La seconda info riguarda una stampante, del tipo comunemente utilizzato, ma  con la  particolarità di provvedere all’immediato riciclo della carta usata: quella che normalmente andrebbe gettata via e che  – nella migliore delle ipotesi – dovrebbe compiere un lungo giro per tornare ad essere carta  vergine da ricomprare.. Il dispositivo in questione è infatti in grado di ricreare  un foglio  praticamente nuovo, con la semplice immissione di quello usato in un’apposita feritoia . 

Ora, visto lo spreco immane che si è fatto e si fa della carta – specialmente nei pubblici uffici –  della quale  per troppo tempo abbiamo dimenticato la  provenienza dagli alberi, una delle  risorse più preziose e non inesauribili della Terra, e solo accennando ai danni incalcolabili che provoca la distruzione delle foreste in tutto il pianeta,  la novità non è affatto “minore”. dal momento che offre la possibilità di compiere “in diretta”un’azione pratica per  ciascun  fruitore e  “virtuosa” per la natura.  




Resta solo da augurarsi che  - insieme all’utilità immediata -  le innovazioni siano non solo seguite da molte altre del genere,  ma diventino il punto di partenza per una nuova e più completa coscienza ambientale generalizzata, considerato che il cambiamento è meglio che inizi dalle singole persone, senza aspettare che provenga  dall’alto, con leggi o decreti dai percorsi lunghi e costosi, come nel  caso della raccolta differenziata, che ha dovuto aspettare tanto tempo  essere attuata.




Il cambiamento comincia dal singolo

Il vantaggio dell’iniziare individualmente ad agire “virtuoso”, risiede nell’anticipare i tempi di attuazione dei cambiamenti  - utili a noi stessi e alla società intera -  senza aspettare che ci vengano imposti. D’altra parte, il cambiamento “dall’alto”, quello che dovrebbe essere  attivato dalla politica nazionale e internazionale, risulta complesso e assai difficile, come abbiamo dolorosamente potuto constatare ultimamente in occasione del Summit sul clima a Parigi.

Quest’ultimo, infatti, persino di fronte alla estrema drammaticità delle condizioni ambientali planetarie, causate dai cambiamenti climatici indotti dall’inquinamento inarrestato,  ben poco è riuscito a “smuovere”, a causa dei troppi interessi in ballo e della spinta sfrenata alla crescita irresponsabile,che hanno trattenuto ancora una volta l’attuazione  di decisioni importanti a tal proposito.
Che il Cielo ce la mandi buona, verrebbe da esclamare: ma i primi a  determinare la nostra sorte  e  a pretendere sagge decisioni, non dovremmo per primi essere noi?
 Non dovrei essere io, abitante della Terra?

 Teri Volini 








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