martedì 6 settembre 2016

Il  compleanno della multinazionale


ARTICOLO PUBBLICATO SU LA GRANDE LUCANIA  business 
nel   LUGLIO 2016 





Un intenso e completo battage pubblicitario ha interessato la “celebrazione” del cinquantenario di una delle più note marche di detersivi Italiane. Siamo così venuti a conoscenza che anche le multinazionali festeggiano l’anniversario,  e non con una festicciola qualunque,  ma in pompa magna, e con apparizioni mediatiche reiterate, soprattutto televisive.
La nota ditta di detersivi in questione si è affermata sul mercato da mezzo secolo e “grazie” ad essa - come viene confermata dagli slogan inneggianti -  viene confermata la sua “benemerita” azione nei confronti dell'umanità, che fino a quel momento si era dovuta accontentare di un pulito e di un bianco  - di asciugamani, tovaglie, calzini e  camicie -  “imperfetto”.
Meno male che una volta arrivato il Detersivo Miracoloso, tutto ciò sia cambiato,  ed ogni casalinga abbia potuto iniziare la Gara del “bianco che più bianco non si può”,  mostrando al mondo intero, (o almeno al condominio),   quanto splendenti, addirittura abbaglianti,  potessero essere le sue lenzuola, federe e mutande: altro che quelle della vicina!  

La lobotomia della mente

Peccato che al contempo – “grazie” alla multinazionale e alle sue consorelle, “grazie” ai tremendi componenti chimici presenti nei detergenti, “grazie” alla loro spinta pubblicizzazione come mezzo di liberazione della donna dalla fatica del bucato, che ne permetteva e favoriva l’utilizzo sfrenato; “grazie” all'ignoranza indotta del danno che essi  procuravano giorno dopo giorno, anno dopo anno -  si sia compiuto in quel mezzo secolo l'inquinamento di ogni fiume, torrente,  mare, ruscello e lago del mondo... L'influsso di questi veleni nella distruzione dell’ambiente è pari solo al condizionamento pubblicitario a senso unico operato sulle menti degli “ignari “ consumatori,e  delle donne in particolare,  dato che ad esse è stato delegato il ruolo di “lavandaie” della famiglia.


Scaffali  traboccanti

Un condizionamento mediatico tanto grande e diffuso da non cessare nemmeno quando il danno è stato rivelato e si sono conosciute le sostanze chimiche presenti nei prodotti, la loro pericolosità e le conseguenze dell’inquinamento anche sulla nostra salute, ovviamente:  ma “forse” ancora non è che tutto chiaro che ciò che facciamo alla Terra ha dirette conseguenze su tutti gli esseri, e quindi su di noi, ingrati abitatori del Pianeta ... Tuttora gli scaffali sono colmi di detersivi per tutti gli usi, e si continua ad usarli ad oltranza, senza neanche immaginare che il rischio  non si trovi tanto  nei famigerati "germi" contro cui  viene  scatenata una  serrata lotta quotidiana, ma paradossalmente proprio nei  "profumati" e letali detergenti, infestàti tra l’altro dagli Ftalati, e a cominciare dai loro stessi contenitori. E i più esposti  sono proprio i bambini che si pretende di proteggere: ne scrissi diffusamente sul  mensile (agosto 2015) nell’articolo  La paperella assassina, consultabile sul mio blogagosto/settembre 2015
link http://terivolini.blogspot.it/2015/11/la-paperella-assassina-articolo.html



Semplici alternative

Resta salvo il ripiego delle consumatrici e dei consumatori più consapevoli su prodotti meno deleteri, sebbene industriali ... Già questo è positivo, ma la maggior parte della gente, accecata dall’abitudine, non immagina neanche quanti prodotti semplicissimi ed assolutamente  naturali possano essere utilizzati con grande vantaggio - anche del portafoglio -  al posto di quelli  venefici e per giunta costosi! Una lista non esaustiva comprende il formidabile bicarbonato di sodio, il sapone tipo Marsiglia, l’aceto di vino bianco, la cenere di legna che veniva usata per il bucato e che fa brillare l’acciaio e il vetro, l’acqua di cottura della pasta, del riso, delle patate etc. etc.  Tutte cose su cui gli accaniti abitués del chimico sghignazzano, invece - guarda un po’-  funzionano benissimo. Siamo forse dei masochisti?
O davvero pensiamo che i nostri nonni  e nonne non si lavassero e non conoscessero tutti i rimedi per smacchiare  e  pulire alla perfezione gli oggetti, anche quelle  preziosi?

 Alla fine, ci sono cose del passato che  possiamo recuperare, in questo e altri ambiti,  per evitare  altri guai al pianeta e a noi stessi.
Se no,
a che serve l’intelligenza di cui siamo stati dotati?
In contemporanea / alternativa, chiediamo con fermezza - sospendendone  l’uso  fino al raggiungimento dello scopo -  che le ditte si diano da fare per eliminare tutte le sostanze dannose, ma proprio tutte! È una maniera molto potente di agire,  da parte del consumatore, l’unica che viene “ascoltata” dalle ditte  produttrici, e ad essa dobbiamo i tanti cambiamenti migliorativi che si sono finora concretizzati …


Lentezza della mente

La velocizzazione estrema della vita è solo una delle cause della nostra  colpevole disattenzione,   ma i ritmi sostenuti  sono non a caso in relazione con una  indotta “lentezza” della mente umana nel mettere in relazione  le cause con gli effetti: altrimenti capiremmo in un lampo che cosa determina il deterioramento dell’ambiente e provoca la nostre malattie, da quelle più gravi, ai problemi della pelle, asme, allergie etc. Non possiamo non pensare di non essere corresponsabili, perché basta moltiplicare le conseguenze dell’azione personale per migliaia, milioni, miliardi di persone al giorno e allora tutto ci apparirà più chiaro ... E questo naturalmente vale per tutte le nostre azioni, che dovrebbero essere virtuose, ma purtroppo ancora non lo sono. Occorre sicuramente e in fretta cercare soluzioni,  che non vedano la Terra come un oggetto da dominare e sfruttare e noi, inconsapevoli quanto tragicamente autodistruttivi   sfruttatori.

Teri Volini, artista biofila 

Luglio 2016


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