lunedì 13 ottobre 2014

UNA NUOVA CONSAPEVOLEZZA ALIMENTARE - GLI ANTICHI GRANI con video X GRAIN di ABAP


ARTE CULTURA NATURA
 per uno stile di vita rispettoso dell’ambiente e della salute
 1° incontro a Potenza: UNA NUOVA CONSAPEVOLEZZA ALIMENTARE 
- GLI ANTICHI GRANI  










Il 13 ottobre 2014 si è tenuto  il 1° degli incontri previsti   per  la serie 

ARTE CULTURA NATURA,  organizzata dal
Centro d'Arte e Cultura Delta di Potenza a cura di Teri Volini, 
 in  pubblica condivisione  con la cittadinanza presso
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Le motivazioni e le modalità della serie di incontri sono state  introdotte dalla prof.ssa Volini, impegnata da tempo - sia a livello personale che come artista  che come responsabile del Delta  -  sulle tematiche ambientali. 


L’artista e operatrice culturale e ambientale ha chiarito il senso del passaggio dalla pittura all’impegno nel sociale tramite la Social Sculpture, e l’importanza di un’arte intesa a favorire processi evolutivi  essenziali non solo per il presente ma per le prossime generazioni. 

La coscienza e la pratica della sostenibilità ambientale è uno degli obiettivi fondamentali del Centro e di Teri Volini, e si attiva tramite mostre pittoriche, fotografiche, video-proiezioni, conferenze con proiezione immagini, azioni educative presso le scuole, happening, azioni simboliche e azioni dimostrative pubbliche e grandi installazioni.

LAND ART – PUBLIC ART – SCHERMATA- http://www.terivolini.it/html/land_art.htm



Ha di seguito presentato sommariamente le tematiche degli incontri che seguiranno in novembre e dicembre, riguardanti fra le tematiche principali, l’ipotesi della terra come organismo vivente, formulata da James Lovelok, 
 e l’importanza dell’Arte  in difesa della natura  di Josef Beuys: solo alcune delle tematiche tratte dalla lista aperta che s’intende condividere con associazioni culturali, ambientali, Enti pubblici e privati e quanti le sono interessati alle finalità accennate,  anche nel prossimo anno.



 La presentazione della prima delle tematiche scelte è stata affidata all’interessantissimo cortometraggio X -Grain, di ABAP , Associazione Biologi Ambientalisti Pugliesi,



 attraverso i contributi di storici della scienza, agronomi, coltivatori, medici, nutrizionisti, biologi molecolari e avvocati, il regista Stefano di Lauro indaga e svela i mutamenti avvenuti nell’arco del secolo scorso in ambito cerealicolo. 



E' il secondo video prodotto dall’ Associazione Biologi Ambientalisti Pugliesi, che con “X-Nature – Bestiari del III Millennio” , ideato e realizzato nel 2008 dallo stesso regista, ha partecipato a numerose rassegne cinematografiche di livello nazionale ed internazionale (Cinemambiente Environmental Film Festival – Torino 2009, Cineambiente Tour 2010, Clorofilla Film Festival 2010, Culture Unplugged Festival – India/USA/Indonesia/New Zealand 2011, ed altri) ottenendo importanti riconoscimenti.




LAND ART – PUBLIC ART – SCHERMATA- http://www.terivolini.it/html/land_art.htm





 Il tema,  di straordinaria attualità, ha suscitato grande interesse da parte di un attento, variegato pubblico presente, e la visione del corto  è stata  seguita da una serie di interventi anch’essi molto intensi 






 e che sarebbero potuti proseguire anche oltre l’orario previsto, dato che toccavano corde profonde dell’attenzione   e della vita quotidiana di tutti i presenti. Essi hanno dunque rappresentato  un ottimo stimolo per ulteriori approfondimenti, e questo era lo scopo che ci si prefiggeva.








Anche l’allestimento  curato nella sala mostrava tale impegno - ultradecennale e praticamente  in volontariato - ad iniziare dal grande pannello io SONO UNO CON I FRUTTI DELLA TERRa, l’opera di autocoscienza collettiva   realizzata tra il 2012 e il 2013, che ha visto la partecipazione di 520 persone a livello internazionale per attivare attenzione sulle problematiche del cibo.  http://terivolini.blogspot.it/2013/03/presentazione-opere-e-convegno-io-sono.html





Allo stesso scopo convergeva  l’esposizione delle altre opere in sala, risultato di un immenso  lavoro di anni, al fine di contribuire ad una nuova consapevolezza nei confronti del pianeta – e in definitiva della sua e della nostra salute. -V. anche: Opere Collettive per la salvaguardia dell’ambiente: http://www.terivolini.it/html/manifesti_artista.htm







LAND ART – PUBLIC ART – SCHERMATA- http://www.terivolini.it/html/land_art.htm

 Teri Volini

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martedì 7 ottobre 2014

esposizione dell'originale opera di Teri Volini "Dichiarazione d'identità"- Torino - Biblioteca Civica "Primo Levi" Terzo Convegno di Toponomastica.

 

Presso la Biblioteca Civica "Primo Levi" di  Torino ai primi di ottobre  si è potuta ammmirare un Installazione  ad hoc, l'originale opera di Teri Volini "Dichiarazione d'Identità", in coincidenza con il  Terzo Convegno di Toponomastica

L'Opera è stata fortemente voluta  a Torino dalla prof.ssa Giulia Basile, invitata al Convegno quale relatrice, intuendo la sinergia tra le tematiche del Convegno e gli intenti dell'Opera, cui si fa riferimento nei seguenti link: 



Info sull’opera in work in progress:

2004  Grande Installazione Festival interetnico di Fondi  - Lazio
Grande Installazione -  Supino – 2004- Lazio


2005  Installazione simbolica a Potenza

2010 Grande Installazione a Potenza http://www.terivolini.it/html/dichiarazione_id2010.html

2014 Mostra-  Mostra installazione  Brasilicata  Tour –Scambi Culturali  tra Brasile e Basilicata  - Chauta - Chauta - Atella  ALBUM FB https://www.facebook.com/teri.volini/media_set?set=a.814231498598259.1073741839.100000342495094&type=1&notif_t=like

Opera figlia: Estrapolazioni d’Identità
 http://www.terivolini.it/html/estrapolazione_id.html

pubblicazione articolo Stupro della donna e Stupro della terra. Il messaggio dell'arte - La Gazzetta del Mezzogiorno


Si abusa della donna e del suo corpo con la stessa feroce noncuranza con cui di abusa dell’habitat... 





 il testo dell'art. è anche su http://terivolini.blogspot.it/2014/10/stupro-della-donna-e-stupro-della-terra.html

sabato 4 ottobre 2014

Stupro della donna e Stupro della terra: una tragica coincidenza



Sono all’ordine del giorno le notizie inerenti allo stupro, all’uccisione, alla  diversificata violenza sulle donne.
Non mi colpisce solo l’infamità della cosa in sé, ma la stretta relazione tra la violenza inferta alla donna  e  quella verso il pianeta vivente.

La cosa è tanto più grave anche perché avviene in un  tempo -  il terzo  millennio – che, riferito al processo di crescita dell’umanità, dovrebbe essere ad un  livello  evolutivo molto alto.
Al contrario assistiamo ad  un  peggioramento dello stato di cose, sia riferito al femminile  che al  Pianeta,  mai come negli ultimi 60 anni così attaccato,  in un processo   innaturalmente  e pericolosamente veloce!

Si abusa della donna e del suo corpo con la stessa feroce noncuranza con cui di abusa dell’habitat. 

La donna e la terra hanno  in comune l’impagabile prerogativa di far scaturire dal loro corpo la vita  e di  nutrire i viventi. 

 

Anche “solo” per questo motivo, l’atteggiamento  nei loro dovrebbe essere di massimo rispetto, amore, preservazione ..
Assistiamo Invece allo scempio di entrambe!  

Diventa quotidiana, in una società necrofila – quella  che follemente ama la morte più della vita -  la violenza  alla donna, e  la   stretta relazione con la violenza alla terra, perché viene compiuto e reiterato assurdamente l’Attacco ad uno stesso Principio – quello della Vita!
Un principio  che è alla base di tutto, ma che ad un essere umano insano  appare come una minaccia, un freno alla sua sete di potere,   al suo bisogno di dominare e  di possedere, di appropriarsi  delle  cose e delle  persone …

Paradossalmente, quello stesso principio necrofilo – che ha tristemente dominato  nei  circa  seimila anni del sanguinoso tempo storico dell’umanità - sembra oggi essersi concentrato in una sorta di  mostruosa cristallizzazione -  continuando a  generare   guerre,  corruzione politica  e sociale,   un’economia malata,   e  l’agghiacciante  Stupro del pianeta, con  l’inquinamento generalizzato e ormai quasi introllabile,  i rifiuti radioattivi nascosti ignominiosamente nel ventre della terra e nei suoi meravigliosi  mari e oceani,  lo sfruttamento selvaggio del territorio per ab-usare senza freni delle sue risorse:  fino all’oro nero, il cui sfruttamento senza limiti  corrompe irrimediabilmente  l’ambiente, dopo aver  demolito la nostra mente con lo specchietto  per le allodole di un guadagno per giunta di poco conto e soprattutto non etico,  certo  a favore  delle  multinazionali ma  distruttivo  della  salute nostra e delle  future generazioni.

Ci si vanta  a tutto spiano  del “Progresso” in tutti i campi, ma ciò    appare spropositato e  risibile, se guardiamo la profonda crisi che attanaglia  oggi  tutti i campi del vivere, e se ci accorgiamo della sofferenza generalizzata  per  l’assenza  di quello stato  di benessere fisico -psichico - spirituale cui  ciascun essere umano aspira e   che dovrebbe poter  raggiungere  nel corso della vita,  e prepararlo per le future generazioni.

Ritornando allo stupro, esso non esisteva nemmeno come termine  linguistico, tanto era inammissibile, presso popolazioni  come gli Indiani d’America,  che abbiamo provveduto a  distruggere  anche  culturalmente:  sembra che avessero una buona vita,  vivendo  in armonia con la natura, prendendo da essa ciò che  serviva loro per vivere e non  di più. 

Non a caso vengono ricordate le  sagge parole di un grande capo indiano, “Questo noi sappiamo: “la terra non appartiene all’uomo, è l’uomo che appartiene alla terra”






 
Un monito oggi diventato prerequisito  essenziale per un grande cambiamento  di rotta, per la sopravvivenza stessa del genere umano: perché di questo si tratta ..

Anche uno sguardo al passato più remoto, precedente  i famigerati tempi storici, potrebbe darci lo spunto per utili riflessioni .. .Nelle più antiche e misconosciute civiltà matrilineari le donne erano rispettate e divinizzate, proprio perché incarnavano  quel principio della Vita  che permetteva al genere umano di perpetuarsi: ed era il neolitico!

  

Nei magnifici affreschi della civiltà cretese, donna e natura appaiono magnificate e onorate; il fatto stesso che vestissero  normalmente in topless, al pari delle loro dee, senza che nessuno ardisse  solo pensare di non rispettarle,  la dice lunga su quanto dobbiamo ri-programmare il nostro modo di concepire la vita, prendendo esempio nei valori da coloro che - nel nostro  megalomane, cieco orgoglio nella nostra superficialità e ignoranza -   abbiamo bollato come selvaggi o barbari privi di senno …

 Teri Volini

venerdì 3 ottobre 2014

Angeli e nuvole (Mare Nostrum) per la tragedia del 3 ottobre 2013 e per tutte le tragedie della nostra indifferenza



Angeli e nuvole (Mare Nostrum)



Nell’ ottusa calura del cielo meridiano

un impossibile colore turchese  incombeva

sul Mediterraneo inferiore

dopo  la notturna tempesta   
che  aveva sconvolto – subitanea -   la distesa

ora serrata  delle acque  profonde



Apparsa in alto – quasi  per incanto -

dalla cima appuntita di un monte

diafano  in lontananza



una nuvola gallo-cedrone  ora spandeva

la sua immensa ombra crestata
sul fianco riarso della collina  

sgranata sulle acque opache

e sulle barchette di carta velina

di fronte alla costa d’Africa



Poi  lievitando 
e dilatandosi compatta

quasi a nascondere il sole 

fu un Angelo crescente ad abbracciare 

le petrose spiagge del golfo

e le onde tragiche del Mare Nostrum

con la sua dolente

bianchissima ala.